Comunicare bene … conviene! L’insegnante come attore sul palcoscenico scuola

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Introduzione

L’efficacia formativa di un insegnante dipende anche dalle sue competenze comunicative ma, spesso, è proprio l’insegnante a non esserne consapevole. L’aula, la cattedra e i banchi dovrebbero essere considerati alla stregua di un teatro nel quale tutti sono attori perché tutti comunicano, ma dove l’insegnante è regista, scenografo, sceneggiatore. Tutti insieme costituiscono quello che oggi viene definito “ambiente di apprendimento” e che è un vero e proprio set teatrale, costruito in modo intenzionale.

Dal modo con cui l’insegnante   utilizza la voce, ad esempio, dipende il grado di attenzione degli allievi e di interessarli a quanto si fa in classe. Ognuno di noi è consapevole che parlare monotonamente induce chi ascolta, inevitabilmente, alla noia, alla fatica attentiva, alla distrazione. Ma un ascolto non passivo dipende anche dalle forme espressive non verbali che l’insegnante utilizzanella gestione delle attività (espressione del viso, mimica facciale, sorriso, espressione degli occhi ecc.) perché anche questi sono strumenti indispensabili per comunicare, inteso come un processo che fa entrare tutti in relazione e potenzia i contenuti che si condividono.

Da un modello di insegnamento anestetico ed afflittivo, è necessario passare ad un modello di insegnamento estetico e accattivante, nel quale tutti i sensi sono attivati ed entrano in gioco (Kenneth Keniston).

 

Relatrice

Alessia De Pasquale, attrice e formatrice.

 

Durata

20 ore

Informazioni sul corso

Destinatari

Programma del corso

Obiettivi ed esame finale

Costo e modalità di iscrizione

Istruttori

Euroedizioni Torino

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